mercoledì 5 dicembre 2007

WORLD AIDS DAY 2007

Emergenza mondiale AIDS. Ogni anno milioni di persone in Africa e in altri paesi in via di sviluppo contraggono il virus dell'immunodeficienza. Fra loro molti bambini, ammalati sin dalla nascita per aver ricevuto questo marchio nel ventre materno. La durata della loro vita è davvero breve, per l'assenza di medicinali e cure adeguate. Costoro divengono perdipiù vettori inconsapevoli del virus: donne e uomini sieropositivi che attraverso relazioni sessuali diffondono il male che miete inesorabile vittime con un ritmo preoccupante. Non è ancora stato trovato un antidoto che assicuri la guarigione ma migliorare le condizioni di salute e prolungare l' aspettativa di vita è possibile, attraverso un energico intervento congiunto delle forze internazionali, politiche e sanitarie. Ruolo fondamentale per la tutela è svolto da associazioni umanitarie impegnate da anni in loco, come Medici senza Frontiere che con la sua trouppe fronteggia l'emergenza sul campo. Tutto ciò purtroppo non è sufficiente: mancano i fondi, le forze e più concretamente la volontà di intervento. In occasione della giornata mondiale per l'AIDS è doveroso ricordare i martiri della pandemia, sempre più numerosi anche in Europa. In Italia ogni 24 ore si ammalano 34 persone. Considerato fino a pochi anni fa il male dei drogati e degli omosessuali, dilaga sempre più spesso tra gli etero fra i 20 e i 40 anni che hanno rapporti occasionali non protetti e che, successivamende ad essi, non fanno il test, ignorando la malattia e favorendone il decorso. Oggi, grazie al progresso della scienza ogni malato può condurre una vita normale, senza che lo si consideri un "diverso".L'HIV non si contrae bevendo dallo stesso bicchiere nè attraverso il bacio ma unicamente attraverso sangue e secrezioni genitali. Con il preservativo si può evitare di ammalarsi e facendo tempestivamente il test si può bloccare lo sfacelo del sistema immunitario. Parola d'ordine: prevenzione. Una questione di civiltà.

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